Violazioni del copyright, paga il titolare della connessione internet (se non dimostra la colpa altrui)

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Giro di vite della Corte Europea sul diritto d’autore: secondo i giudici, il fatto che una connessione internet sia aperta a più persone, non esonera dalla responsabilità il titolare della linea. A meno ovviamente che questi non dimostri concretamente che la violazione sia stata commessa da altri.
Il caso arriva dalla Germania e riguarda la diffusione di un audiolibro attraverso una connessione peer-to-peer alla quale avevano accesso più soggetti. Era stato il Landgericht München a chiedere delucidazioni alla Corte di giustizia sulle disposizioni dell’Unione riguardo alla tutela dei diritti di proprietà intellettuale. Il titolare dell’abbonamento aveva eccepito che tramite quella connessione altri soggetti – compresi i suoi genitori – avrebbero potuto violare il copyright diffondendo il libro. “Secondo la Corte, occorre trovare un giusto equilibrio tra diversi diritti fondamentali – si legge nella nota della Curia – vale a dire il diritto ad un ricorso effettivo e il diritto di proprietà intellettuale, da una parte, e il diritto al rispetto della vita privata e familiare, dall’altra”.
“Il diritto dell’Unione osta a una normativa nazionale, in forza della quale il titolare di una connessione internet attraverso cui siano state commesse violazioni… possa non essere considerato responsabile qualora indichi un suo familiare che aveva la possibilità di accedere alla suddetta connessione, senza fornire ulteriori precisazioni”. Un ragionamento che vale ovviamente anche per il caso contrario – certo più frequente – in cui siano i genitori a cercare di addossare ai figli la responsabilità delle violazioni. Per il testo della decisione – Sentenza nella causa C-149/17 Bastei Lübbe GmbH & Co. KG / Michael Strotzer – il link è questo.