La musica ricorda vagamente la colonna sonora di Love story, a tratti va anche a tempo coi passi del corteo appena sceso dal Falcon della Presidenza: Battisti circondato degli agenti, tan, tan tan – tata tan, un po’ triste, un po’ sospesa, salvo poi salire trionfale nelle fasi finali, le impronte digitali, il volo verso il carcere in Sardegna…
C’è del Nolan di Inception, nella regia e nel montaggio del video promozionale sulla cattura di Battisti, quel pizzico di autocompiacimento (forse di troppo, signor Ministro?) che ha sollevato un bel po’ di ironia e polemiche in rete, scatenando la satira contro il ministro Bonafede che l’ha pubblicato come al solito sulla sua pagina facebook.
Al di là delle critiche degli internauti, non mancano però anche quelle istituzionali. Duro il Garante dei Detenuti Mauro Palma, che confida “si provvederà a rimuovere tali video”. “Frasi e immagini che puntano ad acquisire consenso attraverso un linguaggio estraneo a quello del Costituente (“marcire in carcere”…) finiscono per consolidare una cultura di disgregazione sociale”. Più cauto il vicepresidente del Csm David Ermini, “Io non l’avrei fatto”, risponde a chi gli chiede un commento sul video. Difende invece da par suo il collega di governo il ministro Toninelli, “Non me ne frega nulla, zero. Mi interessa cosa fa. E’ stato preso un pericoloso latitante”.
A replicare lo stesso Bonafede con un post tutto maiuscolo intitolato “BASTA SCIACALLAGGIO DEI SOLITI GIORNALI”. “Alcuni giornali – scrive – attaccano il Governo accusandolo di aver “celebrato” l’arrivo dell’ex terrorista Cesare Battisti e, viceversa, di non essere stato presente all’arrivo in Italia della salma di Antonio Megalizzi. Si tratta di una notizia falsa: ad accogliere il feretro del nostro connazionale c’era il ministro Riccardo Fraccaro. Inviterei la stampa a evitare forme di vero e proprio sciacallaggio nei confronti di due situazioni diverse che hanno profondamente segnato intere famiglie e, più in generale, tutto il popolo italiano”.

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