Daspo sì, ma guardare la partita dal terrazzo di casa non vale. Lo ha stabilito la Cassazione giudicando la vicenda processuale di due ultras del Gela, colpiti dal famoso divieto di accesso alle manifestazioni sportive, divieto che però avevano aggirato con l’ingresso in una tribuna molto particolare: un balcone che affacciava sullo stadio.
Sorpresi dalle forze dell’ordine, si erano visti comminare un aggravio del Daspo con l’obbligo di firma durante la partite della squadra di casa. Un provvedimento illegittimo secondo la Corte, secondo cui l’aver visto la partita da un balcone, vicino al campo sportivo, non realizza la violazione del divieto di stadio se non viene accertato anche “il concreto pericolo di contatti con gli spettatori”.

Le password del defunto passano agli eredi
Le password del caro estinto? Passano agli eredi insieme ai beni materiali,