Alle avvocatesse napoletane in posa per un calendario dedica addirittura due pagine il Fatto Quotidiano. Da giorni la notizia circola sui giornali locali visto che la vicenda, con più di qualche polemica, “tiene banco su social per una una polemica attorno all’operazione, coordinata dall’avvocato del foro partenopeo Sergio Pisani”.
L’iniziativa (peraltro a nostro parere lodevole) “nasce per raccogliere fondi per Save the Children e dovrebbe sensibilizzare sul tema “della violenza sulle donne”. Il primo mese – gennaio – è dedicato all’ art. 24 della Costituzione, quello del diritto inviolabile di difendersi in giudizio; gli altri undici, ad altrettanti articoli del codice penale con particolare riguardo alle varie forme di violenza che riguardano le donne… Le prime foto circolate in rete, però, tratte dal backstage del fotografo Giancarlo Rizzo, hanno suscitato qualche critica”.
“Sgallettate che non sanno cosa significhi indossare la toga: senza dignità e senza cervello”, scrive qualcuno. Mentre c’è chi parla di “prostituzione forense”, chi invoca provvedimenti dell’ Ordine, chi sottolinea le “avvocatesse trasformate in modelle” (che critica sarebbe però? Anche gli uomini fanno i calendari, dai pompieri australiani che si fanno fotografare a torso nudo con i cuccioli in braccio, ai calciatori del Vicenza in posa per aiutare i boschi dell’ altopiano colpiti dalla catastrofe maltempo di novembre, al gruppo di amici inglesi che per raccogliere fondi contro il tumore si fa ritrarre in mutande)”.
“Forse pensano al calendario Pirelli,” dice Pisani, che presenta l’ iniziativa del calendario “Donna inDifesa” ricordando “scherzosamente”, sul suo profilo Facebook, che “noi avvocati belli il brutto non riusciamo proprio a capirlo. W la bellezza in tutte le sue manifestazioni, anche quella interiore”. “Qui però non ci sono pose sexy o ammiccanti”, ci tiene subito a precisare il giovane avvocato. In effetti tutte le avvocatesse sono vestitissime, in toga. E proprio l’uso della toga sarebbe, per qualcuno, lo scandalo (il penalista Gaetano Perna si è detto sconcertato perché “la toga è sacra”)”.

CPI e IBA a caccia dei criminali di Bucha
Indagini aperte sulle segnalazioni di crimini di guerra in Ubraina. Ne racconta