Tra gli aspetti più dibattuti e contestati del nuovo decreto sulle intercettazioni, troviamo l’introduzione di un trojan di Stato in grado di spiare i sistemi informatici.
A questo proposito, Pianetagiustizia ha consultato Oren Elimelech, esperto di cybersicurezza israeliano di fama mondiale, consulente del governo israeliano e della Level Ins Agency, che proprio a lui ha scelto di affidarsi per garantire la cyber protezione dei sistemi informatici.
Quali sono i modi per proteggersi dai Trojan?
Ci sono cinque punti fondamentali:
- prestare attenzione quando si aprono email da mittenti sconosciuti
- essere sempre consapevoli ed attenti verso le informazioni che si condividono sui social media
- usare almeno due password: una molto forte e complessa per le informazioni sensibili come account bancari e dati sanitari, una più semplice da ricordare ma comunque solida per utilizzare in quei servizi che contengono informazioni meno strategiche. Sarebbe comunque meglio utilizzare sempre una password diversa per ogni servizio o piattaforma
- installare ed usare un antivirus
- mantenere sempre i propri dispositivi elettronici aggiornati all’ultima versione disponibile, siano essi computer, smartphone o portatili.
L’anno scorso gli hacker hanno colpito le pec di molti avvocati a Roma e non solo. Si poteva evitare?
Si, promuovendo delle normative in merito alla sicurezza informatica, soprattutto in riferimento ai settori chiave, in modo da rendere effettivi degli standard di sicurezza di tipo industriale e garantire la conoscenza e l’uso di comportamenti “sicuri” da parte degli utenti. Allo stesso modo, sarebbe stato molto utile e fruttuoso condurre dei test per controllare i sistemi di difesa di organizzazioni e privati, come ad esempio i grandi studi legali, al fine di mettere in luce e risolvere vulnerabilità e punti critici nei sistemi informatici e nella loro gestione.
Quali sono le minacce informatiche più frequenti per i professionisti?
Le più grandi minacce per i professionisti sono le password semplici, troppo spesso facili da individuare per un malintenzionato. Un altro grande problema è avere computer o dispositivi non aggiornati, cosa che rende più facile sfruttare falle nella sicurezza. Per finire, non possiamo però non citare la mancanza di buon senso: aprire una mail con un allegato dubbio da un mittente sconosciuto o cliccare su un link sospetto senza prima controllare se possa trattarsi di un tentativo di phishing può arrecare seri danni.
Lei ha sviluppato un sistema di cyber protezione. Come funziona?
Il sistema prevede diversi accorgimenti per garantire un’avanzata sicurezza informatica, derivata da una grande esperienza e grazie alla tecnologia Israeliana, per fare in modo che anche coloro che non hanno le conoscenze tecniche in merito, possano avere un sistema informatico sicuro grazie ai nostri servizi. In particolar modo, il sistema fornisce protezione per le mail (controllo del traffico in entrata), sicurezza internet (controllo dei dati in uscita), supporto informativo sulla sicurezza e sui comportamenti da tenere per mantenere il proprio sistema sicuro, completamente in lingua italiana, una Centrale per il Controllo della Sicurezza che monitora la situazione in tempo reale e che permette di intervenire sui client in remoto con grande tempestività, un supporto clienti locale in lingua italiana che fornisce assistenza 24 ore al giorno. Tutto questo offre un pacchetto di sicurezza completo e di assoluto valore per ogni tipo di necessità.