Tribunali ingolfati? “Assumete gli #idoneigiustizia”

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Il merito certo non è nostro, ma ovviamente loro, dei membri del Comitato idonei assistenti giudiziari, che da anni non hanno mai mollato un istante e al grido di #scorrilatutta hanno riportato al centro il tema del concorso per assistenti giudiziari. Oltre 4 mila gli idonei alla fine della prova – dei quali fortunatamente più della metà assunti con fatica nel corso del tempo dall’amministrazione della giustizia.
La tenacia pare essere premiata, se è vero che non passa giorno senza che una voce si levi in favore del riconoscimento del diritto di tutti gli idonei – dal primo all’ultimo – ad ottenere l’assunzione. Nelle ultime ore, pareri concordi arrivano dai massimi rappresentanti di due categorie che in effetti qualcosa di giustizia dovrebbero sapere: i magistrati e gli avvocati.
Così è il presidente dell’Anm Minisci a ricordare che “è prioritario coprire i vuoti di organico del personale amministrativo pianificando bandi di concorso in modo sistematico e partendo dai giovani risultati idonei nell’ultimo concorso, in attesa dello scorrimento della graduatoria”. Gli fa eco il presidente del Consiglio Nazionale Forense Mascherin, dopo un incontro con il ministro della Pubblica Amministrazione Giulia Bongiorno, spiegando che “il colloquio si è incentrato dapprima sul tema degli investimenti nel sistema giustizia”… manifestando fra le altre cose la necessità “di assumere personale per coprire i troppi vuoti in essere nelle cancellerie degli uffici giudiziari”.
Del resto la questione è molto semplice, anche se a volte in passato è stata resa complicata da ragionamenti forse troppo arzigogolati: la giustizia, per funzionare, ha bisogno di personale preparato, motivato e numericamente adeguato alla bisogna. Altrimenti tutti i discorsi sulla riforma del processo, sulla lunghezza delle cause, sulla mole del contenzioso, resteranno chiacchiere inutili.