Tribunale di Bari, l’inagibilità al quadrato

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Una commedia dell’assurdo che giorno dopo giorno si arricchisce di nuovi personaggi, in questo caso bestiali. Già, perché non bastava il rischio crollo del palagiustizia di Bari. Adesso anche le tensostrutture montate per fronteggiare l’emergenza rischiano di diventare inagibili. Animali, si presume dei gatti, sono entrati nella notte, lasciando peli e impronte sulle sedie, in una delle tre tende allestite nel parcheggio di via Nazariantz.

Sulle sedie, sulle quali sembravano esserci anche frammenti di unghie di animali, si sarebbero dovuti sedere avvocati, magistrati e giudici. Oltre ai segni evidenti del passaggio di animali, anche un cattivo odore testimonia la visita notturna in quella che un cartello identifica generosamente come “l’Aula 1”, che è stata quindi svuotata fino all’intervento degli addetti alle pulizie del Tribunale.
Tutto questo nel quarto giorno di accampamento per la giustizia penale barese, con le temperature roventi, aria irrespirabile e insetti. Una situazione drammatica, quella dell’edilizia giudiziaria barese, oggetto di una riunione convocata in Prefettura su richiesta del sindaco di Bari, Antonio Decaro, con il dipartimento di Protezione civile nazionale. Al termine della quale il primo cittadino ha revocato l’agibilità dell’immobile, dando il termine di 90 giorni per lo sgombero definitivo. Fino ad ora si era decisa solo la sospensione dell’agibilità.