Se fosse un film, la colonna sonora adatta sarebbe magari Time dei Pink Floyd. Tic tac tic tac… il tempo che fluisce, fugge via… Ma non è un film, è la giustizia penale barese, con la prescrizione che ricomincia a decorrere, ma senza un tribunale dove amministrarla, la giustizia.
La sospensione dei termini decisa con decreto del ministro della Giustizia Bonafede terminava ieri, oggi riprende a camminare in una sede, quella di Modugno, ancora non pronta, e con migliaia di notifiche da effettuare per qualcosa come 8500 procedimenti sospesi.
Il palagiustizia di via Nazariantz, ormai lo sanno anche i sassi, è stato dichiarato inagibile, la ex sezione distaccata di Modugno, che ospiterà il penale fino al trasferimento nel nuovo immobile, fino a novembre sarà in grado di accogliere solo le direttissime. Ma ci sono circa 11 mila processi prendenti, spiega all’Ansa il giudice Marco Guida, presidente della prima sezione penale: “Siamo riusciti a salvarne 2 mila con i rinvii nelle tende che non necessitano di notifiche, ma per tutti gli altri c’è un problema di notifiche da fare a tutte le parti, avvocati, imputati e testimoni”. Né è mai giunta a Bari la task force annunciata dal Ministero. Per dare una mano cinque neo-assunti sono stati destinati a questi uffici.
“Purtroppo abbiamo registrato quello che era evidente a tutti che sarebbe accaduto: i processi non si facevano e continuano a non farsi”, commenta il presidente della Camera Penale, Gaetano
Sassanelli. “Questo ci preoccupa anche perché ci rendiamo conto che questa situazione andrà avanti ancora almeno per i prossimi due mesi, e nel frattempo non abbiamo notizie definite sulla scelta, sulla sottoscrizione di un contratto di locazione con il palazzo Telecom al quartiere Poggiofranco”.

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