Due detenuti hanno tentato di impiccarsi ieri nel carcere di Ferrara e sono stati salvati dalla Polizia penitenziaria. A darne notizia e’ il sindacato Sappe. Uno dei due episodi, “probabilmente, e’ stato un gesto di protesta che, pero’, avrebbe potuto costare la vita al detenuto, se non fossero intervenuti gli agenti. Lo stesso detenuto ha poi tentato di incendiare la stanza detentiva”.
In Emilia-Romagna, nel corso del 2021, ricorda il sindacato, sono stati registrati 1.381 gesti di autolesionismo, 12 decessi, quattro suicidi, 164 tentativi di suicidio, 589 colluttazioni,
245 ferimenti, 861 danneggiamenti a beni dell’amministrazione penitenziaria. A Ferrara 174 gesti di autolesionismo, 1 suicidio, 22 tentativi di suicidio, 70 colluttazioni, 3 ferimenti. A livello nazionale, invece, i tentativi di suicidio sono stati 1669, i suicidi 57, i gesti di autolesionismo 11.295, le aggressioni 9150.
“Un quadro a dir poco drammatico – spiegano Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe e Francesco Campobasso, segretario nazionale – in costante salita rispetto agli anni passati, a causa delle stanze aperte, della presenza di detenuti con problemi psichiatrici e dell’assenza di un’assistenza sanitaria adeguata. Rispetto a tali problemi, derivanti da riforme sbagliate fatte negli anni passati, il Ministero della giustizia e l’Amministrazione penitenziaria non hanno avviato alcun processo di miglioramento”. “Speriamo – continuano – che almeno seguano le indicazioni della Corte costituzionale che con una sentenza di gennaio 2022 ha dato precise indicazioni circa la necessita’ di riformare l’attuale legge che riguarda le Rems, sorte dopo la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari e le persone con problemi psichiatrici, poiche’ l’attuale normativa non garantisce le cure adeguate degli stessi malati e la sicurezza degli operatori”.