Tap e Draghi, la versione di Bonafede

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Oltre al vice premier Di Maio, anche il ministro Bonafede si esprime sul Tap, che da giorni sta mettendo in fibrillazione i Cinque stelle in Puglia: “Abbiamo fatto un`operazione verità – dice il Guardasigilli in un’intervista al Fatto – appena entrati in possesso delle carte. Hanno creato penali per 20 miliardi, e non si può tornare indietro. Ma faremo di tutto per limitarne l`impatto”.
Nel’intervista c’è anche spazio per parlare di Drghi e della Bce: “Mario Draghi non è un nemico, ma un italiano che rappresenta un`istituzione importante, con cui vogliamo avere un dialogo sereno nell’interesse del Paese”. “Luigi (Di Maio, ndr.) ha solo chiarito che non c`è stato nessun litigio. La sua critica si riferiva a un passaggio dell’intervento del presidente della Bce,
quello in cui parlando dell`Italia aveva accennato alla Brexit. Un paragone che è stato ripreso ovunque ma che non può esistere, perché il nostro governo non ha alcuna intenzione di lasciare la Ue e l’euro. Il contratto di governo sul punto è chiarissimo”. “Siamo aperti al dialogo, ma i due commissari europei fanno politica sulla pelle dei cittadini. Hanno criticato la
manovra a prescindere, senza averla neppure letta, appena hanno appreso dell’aumento del deficit. E su altri sforamenti molto più alti non hanno battuto ciglio”.