Sovraindebitamento, il giudice blocca l’esecuzione e decide le rate del mutuo

in Giurisprudenza by

Un debito di 240 mila euro con l’Inps per l’acquisto di un immobile tagliato di un terzo, a 160 mila, e rateizzato a trent’anni con 385 euro al mese. Non l’effetto di una transazione fra privati ma di una decisione del giudice di Parma Pietro Rogato.
Merito della battaglia vinta in tribunale dagli avvocati Claudio Defilippi e Lorenza Squeri, che hanno ottenuto l’approvazione del “piano di rientro del consumatore” grazie alla Legge del 2012 sul sovraindebitamento: “Un precedente rilevantissimo”, secondo Defilippi, per tutti i debitori che si trovano nelle stesse condizioni. L’88 per cento della somma finirà all’Inps, il resto alle finanziarie .
A maggio il giudice aveva disposto la “sospensione immediata delle procedure esecutive in essere o future sul patrimonio immobiliare e mobiliare” del debitore e pure le cessioni del quinto dello stipendio effettuate a favore delle finanziarie. Una decisione che, secondo i legali, “cambia radicalmente il rapporto tra debitore e creditore”, mentre in altri tribunali la legge sul sovraindebitamento viene ignorata: “Si viene rimandati a un Organismo di professionisti … si tratta di una mancanza di uniformità nell’interpretazione della legge inaccettabile”.