Continua a riservare sorpresa, l’inchiesta sulla giustizia pilotata nata a Messina dalle dichiarazioni dell’avvocato Amara. Stavolta, con le accuse di corruzione in atti giudiziari e falso
ideologico commesso da pubblico ufficiale, finiscono ai domiciliari l’imprenditore piemontese Ezio Bigotti, presidente del gruppo STI e aggiudicatario di diverse commesse della Consip, e l’ex tecnico petrolifero ENI Massimo Gaboardi.
La vicenda nasce dall’operazione “Sistema Siracusa” della Procura di Messina che già un anno fa aveva portato all’arresto di 13 persone, un presunto “comitato di affari” capace di condizionare l’amministrazione della giustizia nella provincia con l’aiuto dell’ex sostituto procuratore di Siracusa Giancarlo Longo. L’operazione è stata condotta dalla guardia di finanza con arresti e perquisizioni tra le province di Roma, Milano e Torino.

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