“Siamo i riders della giustizia”. I giudici onorari scrivono a Di Maio

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I magistrati onorari scrivono al ministro del Lavoro, Luigi Di Maio. Chiedendo “di dare priorità assoluta anche a loro, che da vent`anni sono i ‘riders’ della giustizia, privi di ogni tutela, pur garantendo un servizio essenziale”.

Spiega Paola Bellone, portavoce nazionale del Movimento Sei Luglio dei magistrati onorari, che “l`urgenza è dettata anche dalla risoluzione votata il 1 giugno scorso dal Parlamento Europeo per contrastare il lavoro precario in vari settori, compreso quello dei magistrati onorari. Già la Commissione Europea aveva respinto le risposte dell`Italia alle contestazioni di violazione del diritto Ue in riferimento al trattamento dei magistrati onorari. L`Italia potrà evitare la condanna solo se riconoscerà ai magistrati onorari tutti i diritti tipici dei lavoratori e la retribuzione indicata dall`art. 36 della nostra Costituzione (proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto e sufficiente a garantire un`esistenza libera e dignitosa)”, ricorda Bellone.
“Il governo ha appena disposto la sospensione dei processi penali presso il Tribunale di Bari. I magistrati onorari, prima dell`adozione di questa misura, avevano chiesto al ministro della Giustizia di non trascurare le necessità dei colleghi in servizio a Bari, che si sarebbero ritrovati improvvisamente senza reddito a causa della sospensione dell`attività lavorativa, così come accaduto per i colleghi in servizio presso il Tribunale dell`Aquila dopo il terremoto del 2009. Fino a quando i processi saranno sospesi i giudici onorari di Bari, infatti, non matureranno il diritto al gettone di presenza riconosciuto solo per l`attività di udienza, pur dovendo continuare a scrivere le sentenze”, aggiunge Bellone sottolineando che “la richiesta non ha ricevuto alcuna risposta”. “I magistrati onorari chiedono adesso a Lei se questa è dignità e che cosa sia cambiato rispetto al passato. Sono in corso molte cause di lavoro in cui i magistrati onorari agiscono per la tutela dei diritti già riconosciuti dalla Commissione Europea. Il precedente Governo si era costituito come parte resistente. L`auspicio è che questo Governo confermi il cambiamento annunciato facendo cessare il contenzioso. Confidiamo in una Sua risposta e che alla risposta seguano presto misure concrete a tutela dei magistrati onorari”.