“Il 18 febbraio 2019 tenetevi liberi perché bisogna andare tutti a Trapani. Non cercate scuse, c’è un appuntamento con la storia giudiziaria italiana”… Con lo stile che le è proprio – e che non anticipiamo – è Selvaggia Lucarelli a raccontare sul Fatto Quotidiano la vicenda di un penalista e ufficiale dell’esercito di Trapani, protagonista di una campagna pubblicitaria molto criticata e oggetto di forte ironia sul web.
“Per promuovere lo studio bisogna farsi un po’ di pubblicità – spiega la Lucarelli – Senza utilizzare il linguaggio tecnico degli avvocati però. Meglio quelle pubblicità un po’ anni ’80 alla Cesare Ragazzi, quelle “Hey, come stanno i tuoi capelli? Bene? No? E allora venite a trovarmi nel mio studio, avere bei capelli è un gioco da Ragazzi!”. Quindi pubblica sul sito dello studio una sorta di volantino su cui c’ è scritto “Sei indagato? Contattaci! Troveremo insieme una soluzione!”.
Di qui una serie di frizzi e lazzi telematici da parte di tutta una serie di colleghi, che ha portato l’avvocato ideatore della campagna a sporgere querela contro dieci avvocati, tutti rinviati a giudizio, prima udienza appunto il 18 febbraio 2019.

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