Sesso, bugie e assoluzioni. Pm arrestato, scandalo a Lecce

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Tutto sarebbe iniziato dal provvedimento di dissequestro di una villa con piscina di un dirigente di una asl, una misura sospetta secondo la procura di Potenza, anche perché seguita da un soggiorno in una struttura privata per una battuta di caccia. Il resto delle indagini avrebbe confermato per l’accusa tutta una serie di episodi “commessi con abuso e vendita delle proprie funzioni di magistrato”. In cambio di sesso e altri favori.
Per questo stamattina è stato arrestato un pm della Procura della Repubblica di Lecce, E. A. A carico dell’uomo vi sarebbero “episodi di corruzione in atti giudiziari, di induzione a dare o promettere utilita’ e di abuso di ufficio”. Il magistrato avrebbe “venduto, in più procedimenti, l’esercizio della sua funzione giudiziaria in cambio di incontri sessuali ed altri favori”. Sotto la lente della procura potentina il “rapporto corruttivo, consolidato e duraturo” con un’avvocatessa, anche lei finita agli arresti domiciliari: il pm avrebbe pilotato “procedimenti in cui gli indagati erano assistiti dall’avvocato in questione, ottenendo in cambio prestazioni sessuali” dal legale. Il magistrato inoltre avrebbe favorito tre dirigenti della Asl di Lecce, ottenendo in cambio una barca di 12 metri a prezzo di favore, soggiorni gratuiti e interventi medici agevolati.
L’imbarcazione è finita sotto sequestro insieme a oltre 18 mila euro considerati “profitto del reato di corruzione”.
Fra gli altri episodi contestati, il magistrato avrebbe agevolato l’esame orale da avvocato di una “giovane collega” della sua amante: in un incontro sarebbero state “definite le domande” da porre alla candidata. Ulteriore caso quello di procedimento disciplinare sul quale il pm sarebbe intervenuto, grazie ai suoi contatti, per aiutare una terza avvocatessa. Anche in questo caso, in cambio di prestazioni sessuali.