Sequestro fondi Lega, il procuratore: con un nuovo partito cessa la continuità giuridica

in Rassegna Stampa by

La Lega e i 49 milioni che la procura di genova vuole sequestrare, una vicenda che tiene il partito con il fiato sospeso – nei giorni scorsi Giorgetti ha spiegato che se il provvedimento verrà confermato dal Riesame, la lega chiuderà – e che anima il dibattito politico sulla nascita di un eventuale partito unico del centro destra. Per quello che interessa i tecnici, parla della vicenda – in una lunga intervista concessa ad Andrea Pasqualetto del Corsera – il procuratore di Genova Francesco Cozzi.
“Ci saranno tre giudici e ci sarà un’ordinanza – scrive nel cappello l’inviato – E se quell’ordinanza andrà nel senso di sequestrare i fondi ovunque siano, attuali e futuri, per la Lega di Matteo Salvini non si mette bene. In sintesi: mercoledì prossimo il Tribunale del Riesame di Genova è chiamato dalla Cassazione (alla quale si era rivolta la Procura) a pronunciarsi sul sequestro di 49 milioni di euro considerati il prezzo della truffa sui rimborsi elettorali perpetrata negli anni 2008-2010 ai danni dello Stato, quando il capo del Carroccio era Umberto Bossi…”.
«Si procederà con i sequestri fino a quando ci saranno somme disponibili sui conti della Lega», spiega Cozzi… “Non è dunque scontato che, anche di fronte a un ok del Riesame, andrete a sequestrare subito? – chiede Pasqualetto – «No, tutt’ altro, anche perché la giurisprudenza sul punto non è uniforme. E prevale l’ indirizzo che occorra attendere la decisione della nuova Corte Suprema nel caso di sequestri preventivi finalizzati alla confisca».
Il punto dirimente però è se dovesse nascere un nuovo partito. “«Di fronte a un nuovo soggetto giuridico completamente autonomo – spiega il magistrato – non potremmo fare nulla rispetto ai versamenti futuri. Anche se il neonato partito è erede del precedente dal punto di vista ideologico e politico. Bisogna sempre valutare la continuità giuridica per procedere e in questo caso salterebbe».