La Cassazione ha respinto il ricorso del parlamentare regionale siciliano Giuseppe Gennuso, accusato di traffico di influenze.
L’indagine si basava sulle dichiarazioni fatte dagli avvocati Pietro Amara e Giuseppe Calafiore, arrestati a febbraio 2018 nell’ambito in uno dei filoni dell’inchiesta sulle presunte sentenze pilotate al Consiglio di Stato. Gennuso era accusato di aver pagato una tangente da 40mila euro per convincere il Consiglio di giustizia amministrativa (Cga) di Palermo ad accogliere il suo ricorso per indire una mini elezione regionale in 9 sezioni, tra Rosolini e Pachino, dopo la scomparsa delle schede elettorali dal tribunale di Siracusa relative alle elezioni 2012. Due anni dopo la minitornata si svolse consentendo e Gennuso ottenne il seggio. Per Gennuso era stato poi derubricato il reato da corruzione in atti giudiziari a traffico di influenze.