Saltano i lavori in Commissione Giustizia, nessuno sa perché. Capita anche questo, a Montecitorio, a leggere la nota di protesta inviata alle agenzie di stampa da un gruppo di deputati.
“Storie di ordinaria follia parlamentare in Commissione giustizia – scrivono Enrico Costa, Giusi Bartolozzi, Roberto Cassinelli, Mirella Cristina, Marzia Ferraioli, Pietro Pittalis, Carlo Saro e Pierantonio Zanettin di Forza Italia in un documento congiunto – I lavori sono di fatto bloccati in attesa di non si sa bene cosa e chi. La riunione dell’ufficio di Presidenza che doveva dapprima tenersi alle 9 di questa mattina e’ stata posticipata alle 11 e poi ancora alle 12.30. Il tutto senza che i Commissari avessero ricevuto alcuna tempestiva informazione sull’inizio dei lavori. Solo dopo una protesta informale dei capigruppo e’ stata comunicato il rinvio”. “La Presidente Sarti – prosegue il comunicato – neppure si è presentata in seduta e si è limitata ad inviare agli attoniti componenti della commissione un sms alle ore 11,42 con oltre mezz’ora di inspiegabile attesa”.
Poco prima, davanti all’ufficio di presidenza della commissione, si era registrato un acceso diverbio tra la relatrice del ddl anticorruzione Francesca Businarolo e il deputato del Pd Emanuele Fiano. Assieme ad altri due colleghi, Fiano si era avvicinato all’ufficio – dove era in corso una riunione di maggioranza – per sollecitare la ripresa dei lavori addirittura tentando secondo i grillini di fare irruzione nella stanza. “Signorina, se ne vada all’asilo”, avrebbe detto Fiano alla relatrice. “C’è stata una totale mancanza di rispetto”, la replica dei pentastellati. “Su quella frase mi scuserò alla ripresa dei lavori, e racconterò anche il resto”, il commento del parlamentare democratico.

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