Schiaffeggiò un alunno di 14 anni della sua classe: una condotta certamente opinabile che a una insegnante di matematica veronese è costata una condanna a 10 giorni di carcere e a 600 euro di risarcimento.
La vicenda risale al maggio del 2014 quando la professoressa, dopo aver più volte ripreso lo studente che disturbava le interrogazioni dei compagni, aveva inizialmente deciso di allontanarlo dalla classe per poi farlo rientrare e farlo sede vicino alla cattedra. Inutilmente visto che il ragazzo aveva continuato a provocare, perfino avvicinandosi alle spalle dell’insegnante mentre stava mettendo dei voti sul registro elettronico.
Di qui la reazione della professoressa, che a quel punto l’avrebbe colpito facendogli volare gli occhiali. Inutile per la docente difendersi in aula sostenendo che il gesto era stato involontari. I genitori del ragazzo hanno deciso di devolvere il denaro del risarcimento a un istituto per minori. Gli avvocati della difesa invece hanno annunciato che ricorreranno in appello.

Le password del defunto passano agli eredi
Le password del caro estinto? Passano agli eredi insieme ai beni materiali,