“Riforme per i cittadini, non per i magistrati”. Il buongiorno di Conte al Consiglio di Stato

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“Il disegno riformatore, nel rinnovare il sistema giustizia, non risponde alle attese dei magistrati ma solo a quelle dei cittadini”. Parola del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in Consiglio di Stato. Il saluto – non si sa quanto gradito – all’insediamento del presidente Filippo Patroni Griffi.
“Faremo il possibile, come Governo, per promuovere – ha spiegato Conte – il potenziamento del procedimento disciplinare e qualche altra specifica misura sempre mirata a rendere ancora più affidabile il sistema giustizia amministrativa e ancora più credibile il sistema Paese”.
“Un disegno riformatore deve mettere i giudici nella migliore condizione per poter esercitare le loro funzioni giurisdizionali, nel segno della indipendenza e autonomia – aggiunge -. Ma deve rispondere solo ed esclusivamente alle aspettative dei cittadini, i quali hanno il pieno diritto di ambire a un servizio giurisdizionale imparziale, trasparente, tempestivo e qualitativamente elevato”.
“Cio’ che non regge più è il sistema disciplinare – aveva detto poco prima Patroni Griffi nella relazione all`apertura dell`anno giudiziario – Serve una riforma legislativa che renda più semplice e tempestiva la reazione agli illeciti, con tutte le garanzie richieste; e avvertiamo forte anche l`esigenza dell`accelerazione delle indagini e dei processi penali, che spesso interferiscono significativamente con il potere disciplinare”. “Con chi sbaglia il sistema disciplinare deve essere rigoroso e tempestivo perché la terzietà della Magistratura è un bene prezioso – continua – Al tempo stesso, singoli casi non possono delegittimare indiscriminatamente un intero corpo di Magistrati”