La Corte di Strasburgo non decide: il ricorrente Berlusconi ha ritirato il suo ricorso. E i giudici scelgono di non pronunciarsi in punto di diritto sulla vicenda giuridica dell’ex premier italiano, al quale era stata applicata la legge Severino.
Non si saprà mai dunque se obbligando Silvio Berlusconi a lasciare il suo seggio in Senato nel 2013, e impedendogli di presentarsi come candidato alle elezioni, comprese quelle dello scorso 4 marzo, l’Italia abbia violato o meno i suoi diritti. Come richiesto dallo stesso leader di Forza Italia, ormai riabilitato, la Corte europea dei diritti umani ha deciso di chiudere il suo ricorso senza una sentenza. Il link al documento si può scaricare da qui sul profilo twitter della Corte.

Gratuito patrocinio, il Ministero dimentica l’inflazione
L’inflazione sale, la soglia di reddito per accedere al gratuito patrocinio invece