Relazione Annuale Giustizia, ok dal Senato

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“324 milioni in piu’ nel bilancio di previsione 2019 per l’area della Giustizia, 600 nuovi magistrati, 3000 unità di personale amministrativo giudiziario che saranno assunte tra il 2019 e il 2021, 35 nuovi dirigenti di istituti penitenziari e 260 funzionari nel Dap. Sono i numeri illustrati dal ministro Bonafede al Senato nella sua Relazione annuale. Sono fatti che testimoniano un approccio nuovo che punta a rendere il settore efficiente e veramente al servizio dei cittadini: dopo decenni la Giustizia è una priorità del governo”.
Lo si legge in una nota scritta dai componenti M5S in commissione Giustizia, diffusa a margine della Relazione Annuale, approvata dal senato con 146 voti a favore, 114 contrari e un astenuto. “L’anno che si è appena chiuso è quello che ha visto l’approvazione della prima vera legge anticorruzione, quella che l’Italia aspettava dai tempi di Mani Pulite. Ci voleva il Movimento 5 Stelle al governo per riuscirci. Il 2019 invece sarà l’anno della riforma del processo civile con cui vogliamo rimuovere le complessità e le frammentazioni che spesso, più che garanzie, rappresentano un ostacolo per una giustizia veloce. Sarà anche l’anno in cui, dopo aver modificato la prescrizione, dovremo rimuovere le cause strutturali che determinano la durata
irragionevole dei processi penali. Sara’ fondamentale, come ha sottolineato Bonafede, lavorare in un clima di confronto tra Governo, Parlamento, operatori del diritto, personale amministrativo e organismi forensi”.
“In Italia la corruzione non ha bisogno di essere raccontata, la corruzione in Italia si vede ad occhio nudo”, aveva detto poco prima Bonafede, nel corso delle repliche al Senato dopo il dibattito, rivendicando “l’uso del termine spazzacorrotti che all’estero è stato ribattezzato ‘bribe destroier act’, una legge che distrugge le mazzette. Cominciamo ad avere una terminologia che possa dare il messaggio di nettezza della lotta dello Stato rispetto a un fenomeno come la corruzione”.
“Quando il ministro Bonafede garantisce che i processi saranno celebrati nei tempi dimostra di aver fatto una riforma inutile come quella sulla prescrizione”, l’intervento del senatore di Forza Italia, Giacomo Caliendo: “La prescrizione non è il diritto all’oblio ma un diritto sacrosanto di tanti cittadini di fronte alla giustizia, non e’ una negazione della giustizia”.
“Su un tema come questo sarebbe stato necessario un dibattito piu’ approfondito con un maggiore coinvolgimento di tutti i senatori – ha aggiunto il senatore di Fi – Lei non puo’ venire in Aula a promettere che combatterà la corruzione percepita quando invece la necessita’ e’ combattere la corruzione vera. Non si puo’ continuare a fare campagna elettorale”.