“Promesse tradite”, giudici di pace in sciopero protestano contro il Governo

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I giudici di pace di nuovo sul piede di guerra contro il governo proclamano uno sciopero dal 12 gennaio al 9 febbraio e annunciano, per martedì 18, una manifestazione sotto gli uffici di via Teulada a Roma-
“L’attuale governo – si legge in una nota – nella precedente legislatura è più volte sceso in piazza con i giudici di pace, inserendo la questione al paragrafo 12 del contratto di governo” ma, a sei mesi dall’ultimo incontro con il ministro Bonafede, “i giudici di Pace, i GOT e i VPO restano senza diritti… Nel frattempo l’attuazione della riforma orlando procede velocemente nella direzione impressa sotto la scorsa legislatura, in cui la legge fu scritta dall’ex ministro dietro parere politico espresso dall’associazione nazionale magistrati, ed è prossima al punto di non ritorno! La riforma come concepita sta eliminando il giudice di prossimità, sostituendolo con un nuovo esercito di precari utilizzato occasionalmente, con un ruolo ancillare, a cui sarà devoluto il 70% del lavoro dei giudici professionali, privandoli, però, delle tutele minime che la costituzione garantisce a tutti i lavoratori quali la maternità, la malattia, la previdenza ed una dignitosa retribuzione. I cittadini devono sapere che il rischio è un giudice dequalificato e non autonomo. La prospettiva è anche che 5000 professionisti da sempre al servizio dello stato, in breve tempo, non avranno più un lavoro e nè possibilità di ricollocarsi”.
Di qui l’appello al Guardasigilli: “Invitiamo il Ministro a incontrarci il 18 dicembre alle 14 in via Teulada… Ministro, saremo lì ad aspettarla”.