Il Plenum del Csm ha nominato Michele Prestipino nuovo capo della Procura di Roma. L’attuale procuratore aggiunto di Roma, e attuale reggente dell`Ufficio, prende il posto di Giuseppe Pignatone, che è andato in pensione nel maggio scorso.
La nomina di Prestipino è passata con 14 voti . Otto voti sono andati invece al procuratore di Palermo Francesco Lo Voi. Nessuno dei tre candidati in corsa – il terzo Giuseppe Creazzo – ha raggiunto la maggioranza assoluta al primo voto nell’aula Bachelet di Palazzo dei Marescialli. La scelta da parte del Csm giunge dopo una delle stagioni piu’ difficili di sempre per Palazzo dei Marescialli, la cui autorevolezza e’ stata messa a dura prova dal cosiddetto ‘scandalo nomine’. Cinque consiglieri si sono dimessi nel 2019, dopo la pubblicazione delle intercettazioni legate all’inchiesta di Perugia e registrate la notte del 9 maggio scorso, attraverso il trojan installato nel cellulare dell’indagato Luca Palamara. I cinque erano presenti a un incontro privato organizzato dal pm, ex presidente dell’Anm ed ex consigliere Csm, alla presenza di Luca Lotti e Cosimo Ferri, nel quale il gruppo discusse delle future nomine ai vertici di alcune procure, a cominciare da quella capitolina.
A favore di Prestipino hanno votato tutti i 5 togati di Area e i tre di Unicost (che inizialmente avevano sostenuto il procuratore di Firenze Creazzo, escluso pero’ dal ballottaggio), 3 consiglieri di Autonomia e Indipendenza (Piercamillo Davigo, Giuseppe Marra e Ilaria Pepe) e due laici del M5S, Alberto Maria Benedetti e Fulvio Gigliotti, e il Pg della Cassazione Giovanni Salvi. A favore di Lo Voi hanno votato invece i tre togati di Magistratura Indipendente, il primo presidente della Cassazione Giovanni Mammone, i 2 laici di Forza Italia Michele Cerabona e
Alessio Lanzi e il laico del M5S Filippo Donati. Astenuti i togati Sebastiano Ardita e Nino Di Matteo, entrambi eletti con Autonomia e Indipendenza, e il laico della Lega, Emanuele Basile. Non ha partecipato la voto il vice presidente del Csm, David Ermini.

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