La macchina si mette in moto, la riforma della prescrizione bonafediana rischia di trovare nuovi ostacoli sul cammino: la Regione Sicilia pare intenzionata a far suo il quesito referendario promosso dall’Organismo Congressuale Forense.
“Oggi in Assemblea Regionale Siciliana i capigruppo dei partiti di maggioranza hanno concordato di votare favorevolmente il quesito referendario proposto dall’Organismo Congressuale Forense – si legge in una nota dell’OCF – Su autorizzazione del Presidente Micciché e del Segretario Generale ho concordato con gli uffici della Prima Commissione, Affari Istituzionali, l’avvio dell’iter procedurale per la proposizione del referendum”. Lo rende noto il deputato regionale siciliano Giorgio Assenza, componente dell’assemblea di OCF. La notizia giunge alla vigilia dell’inaugurazione dell’Anno Giudiziario 2020, già segnato da profonde polemiche per la richiesta dei penalisti milanesi al CSM di evitare che sia Piercamillo Davigo a presenziare all’evento nel capoluogo lombardo per conto del Consiglio Superiore.
“Ci auguriamo sia uno spunto di riflessione ulteriore per il ministro Bonafede – è il commento del Coordinatore dell’OCF, Giovanni Malinconico – che in tutto questo tempo ha continuato a ignorare la voce degli avvocati e gli ammonimenti sui rischi di incostituzionalità di una simile riforma. Della quale ci auguriamo il meccanismo referendario messo in moto dall’Organismo Congressuale Forense farà finalmente giustizia”.

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