Prescrizione, gli avvocati in coro bocciano il Lodo

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“Per come e’ stato presentato il nuovo Lodo Conte non evita la conseguenza piu’ devastante della riforma Bonafede: cioe’ che il condannato resti in attesa della fissazione del processo di appello per un tempo indefinito”.
E’ il primo giudizio sul compromesso raggiunto ieri sulla prescrizione dai tre partiti della maggioranza, ma con l’opposizione di Italia Viva. Il commento arriva dal presidente dell’Unione delle Camere penali Giandomenico Caiazza, che pur in attesa di poter leggere il testo spiega che “come Ucpi confidiamo nella tenuta della posizione di Italia Viva”. Analoga bocciatura da parte dell’Organismo Congressuale Forense, organo di rappresentanza politica dell’Avvocatura. “Al presidente del consiglio che parla di efficienza della Giustizia e della necessità di trovare soluzioni ai problemi concreti, noi rispondiamo che su questi temi ci siamo sempre. Purtroppo, ci sembra invece di notare che almeno per quanto riguarda la prescrizione, il Lodo che porta il suo nome sembra voler mediare tra proposizioni inconciliabili, finendo per dar vita a un pasticcio che non solo non risolve i problemi, ma li aggrava”. Così Giovanni Malinconico, Coordinatore dell’OCF, secondo cui “la sensazione spiacevole è che quando si parla di temi delicatissimi come quello della giurisdizione, pur di venire incontro agli istinti dell’elettorato valga tutto. Anche calpestare principi sacrosanti come il diritto al giusto processo e alla durata ragionevole dello stesso”. Sul tema l’OCF ha proposto un quesito referendario che nei giorni scorsi è stato accolto dalla maggioranza al governo della Regione Sicilia.