Prescrizione, anche il procuratore di Milano Greco boccia la riforma

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La prescrizione bloccata dopo il primo grado “rischia di far saltare le Corti d’Appello che sono già in sofferenza”. Deciso spot antiriforma dal procuratore di Milano Francesco Greco durante un convegno al Palazzo di Giustizia di Milano.
La prescrizione, spiega l’ex pm di Mani Pulite, è “valvola di sfogo” nella “pentola a pressione”. I numeri milanesi parlano chiaro: la sola procura del capoluogo lombardo lavora su circa 60 mila nuovi procedimenti con indagati in un anno, e se pure la media delle prescrizioni è del 9% “spesso siamo costretti a fare il ‘gioco del cerino'”, ossia a far prescrivere i procedimenti ‘bagatellari’ e a cercare di mantenere in vita gli altri”.
“Noi eravamo più liberi – ha poi spiegato Grec – oggi i pm giovani sono tartassati da tante cose che noi non avevamo ed è un cambiamento che deriva da più fattori”. In passato “lavoravano
assieme, si costruivano assieme i processi, ora quando chiedo ad un collega ‘a che punto sono le indagini?’ mi risponde ‘sto aspettando la relazione di servizio’ e dunque il vero problema è
che il pm sa poco delle indagini”. Con “carichi di lavoro eccessivi… noi vecchi ci rendiamo conto che le professionalità della Procura declinano con questo modo di fare le indagini, mentre la professionalità della polizia giudiziaria aumenta quando a gestirla è direttamente la Procura”.