Premesso premio al killer, Bonafede manda gli ispettori a Napoli

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La storia del permesso premio concesso al minorenne che a Napoli uccise una guardia giurata in occasione della festa per i suoi 18 anni ha scatenato polemiche a non finire.
Inutilmente il capo dipartimento Giustizia minorile Gemma Tuccillo, intervistata sui giornali, ha spiegato che il permesso premio non è uno sconto di pena ma un beneficio accordato in presenza di alcuni requisiti. Certo hanno suscitato amarezza nei familiari della vittima le foto del giovanotto che festeggia sorridente con parenti e amici, foto per di più pubblicate su facebook. Tanto più che, spiega la vedova, nessuno dei tre ragazzi coinvolti in quell’efferato delitto, condannati a sedici anni, ha mai mostrato il minimo segno di pentimento.
Per non saper nè leggere nè scrivere intanto, il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede ha incaricato l’Ispettorato di compiere accertamenti preliminari sul caso “volti a valutare la correttezza della procedura ed eventuali condotte disciplinarmente rilevanti”.