Porti chiusi, diritto internazionale e precedenti

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“Salvini può chiudere i porti? La competenza delle autorità portuali tocca al ministro delle infrastrutture e dei trasporti ma Danilo Toninelli si è detto d’accordo con Salvini, diversamente da quanto avvenne un anno fa quando Delrio ridimensionò il piano del collega Minniti.

Inoltre in base alla Convenzione Onu sul diritto del mare uno Stato può limitare l’ingresso alle proprie acque territoriali e ai propri porti alle navi straniere. La Aquarius batte bandiera di Gibilterra. Si può fare dunque, aprendo però un conflitto con il diritto internazionale”.
E’ la prima di una serie di questioni riguardanti la delicata vicenda della nave Aquarius e del braccio di ferro con Malta cui prova a rispondere la Stampa. Altra questione riguarda i precedenti, due per l’Italia: “Il primo il 28 marzo 1997, quando, tentando d’impedire l’approdo della motonave albanese Kater I Rades in Italia nell’ambito del blocco navale Bandiere Bianche, la corvetta militare Sibilla la speronò nel Canale d’Otranto causando la morte di 86 dei 120 profughi a bordo. L’altro il 20 giugno 2004, quando venne negato l’accesso in Italia alla nave tedesca Cap Anamur con i suoi 37 migranti: la nave fu ammessa a Porto Empedocle il 12 luglio e l’equipaggio fu accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, ma venne assolto in primo grado”.