Pillola del giorno dopo, assolto il farmacista obiettore coscienza

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Pillola del giorno dopo, il farmacista obiettore di coscienza va assolto. Lo ha stabilito la Corte di appello di Trieste, decidendo il caso di una farmacista di Monfalcone che aveva dichiarato la propria obiezione di coscienza rifiutandosi di vendere il prodotto a una paziente.

Lo rendono noto il senatore e avvocato della Lega Simone Pillon e l’avvocato Marzio Calacione, che hanno difeso la professionista nella causa, durata 5 anni.
“Il Tribunale di Gorizia aveva già assolto la farmacista, ma la Procura aveva appellato la sentenza, costringendo la difesa a un nuovo grado di giudizio – si legge nella nota dei difensori – Ora finalmente la Corte di Appello del capoluogo giuliano ha confermato l’assoluzione, riconoscendo la particolare tenuità del fatto e l’infondatezza delle pretese accusatorie. Siamo ben felici – proseguono – che anche la Corte abbia voluto mandare esente da responsabilità penale la nostra assistita, che ha scelto coraggiosamente di seguire la voce della propria coscienza per difendere la vita umana fin dal concepimento… “.
“Il nostro ordinamento giuridico già prevede la libertà di coscienza – conclude la nota – ma forse uno specifico chiarimento normativo potrebbe evitare infondati ma faticosi ricorsi allo strumento penale” commenta Pillon, che peraltro è capogruppo della Lega in commissione giustizia al Senato.