Parigi nega l’estradizione, i latitanti restano in Francia

in Cronaca giudiziaria/Primo Piano by

La Corte d’appello di Parigi boccia le richieste italiane: niente estradizione per i dieci latitanti condannati nel nostro paese per vari atti di terrorismo negli anni Settanta e Ottanta.

Una decisione, quella dell’autorità giudiziaria francese, che amareggia chi, come il Ministro Cartabia, aveva puntato molto sulla chiusura di questa lunghissima e dolorosa partita. “L’iter giudiziario aveva preso avvio dopo la storica decisione del 22 aprile 2021 del Governo di Parigi di trasmettere ai giudici francesi le domande di consegna dell’Italia – si legge in una nota di via Arenula – Il Ministero della Giustizia sottolinea come nel lungo tempo trascorso da quei tragici fatti, l’Italia non abbia mai smesso di avanzare e rinnovare le domande di estradizione per i latitanti, le cui responsabilità sono state accertate con sentenze definitive emesse all’esito di processi celebrati nel pieno rispetto di tutte le garanzie. E nell’ultimo anno, il Ministero della Giustizia ha sempre assicurato puntuale e completa collaborazione ai giudici francesi”.
“Rispetto le decisioni della magistratura francese, che agisce in piena indipendenza – il commento del Guardasigilli – Aspetto di conoscere le motivazioni di una sentenza che nega indistintamente tutte le estradizioni. Si tratta di una sentenza a lungo attesa dalle vittime e dall’intero Paese, che riguarda una pagina drammatica e tuttora dolorosa della nostra storia. Resta tutta l’importanza della decisione di un anno fa con cui il Ministro Eric Dupond-Moretti ha rimosso un pluridecennale blocco politico: un gesto, il suo, che è segno della piena comprensione dei drammi vissuti nel nostro Paese durante gli anni di piombo e soprattutto della fiducia del Governo francese nei confronti dei magistrati e delle istituzioni italiane”. L’attesa ora riguarda le valutazioni della Procura generale di Parigi, l’unica a poter presentare eventuali ricorsi contro il provvedimento.