Alle tre è arrivato accompagnato dai suoi legali. Luca Palamara, ex presidente dell’Anm, è atteso alla Sezione disciplinare di un Csm scosso dagli scandali, Consiglio che deciderà se sospenderlo dalle funzioni e dallo stipendio o meno.
La richiesta è stata avanzata dal Pg della Cassazione, Riccardo Fuzio, a sua volta travolto dalla bufera. Poco prima era stato diramato alle agenzie il comunicato dell’Anm che a Fuzio chiedeva un “gesto di responsabilita’” per preservare le istituzioni da “ulteriori effetti devastanti”, annunciando la richiesta del suo deferimento ai probiviri, sul quale si pronuncerà il comitato direttivo.
“Le dettagliate notizie di stampa pubblicate ieri, riguardanti il Procuratore Generale presso la Corte di Cassazione, fanno emergere un nuovo, sconcertante episodio nel quadro gia’ molto grave emerso dagli atti dell’indagine della Procura della Repubblica di Perugia”, si legge nella nota della Giunta Esecutiva. Condotte, quelle di Fuzio, “ancora piu’ gravi in quanto riferite al
titolare di un Ufficio che ha, tra le proprie prerogative, anche l’esercizio del potere disciplinare, ed e’ membro di diritto del Consiglio Superiore della Magistratura”.
Di qui la speranza dell’Associazione Nazionale Magistrati a che “sia fatta integrale chiarezza su tutte le vicende emerse dall’indagine di Perugia, chiedendo con forza al dottor Fuzio un gesto di responsabilita’, auspicando che intervenga tempestivamente, a prescindere dal corso delle indagini”.

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