Palagiustizia Bari: rischio crollo, ma solo un po’

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Se fosse un film, il titolo potrebbe essere “L’ultima perizia”. Ovvero quella sulle condizioni del Palagiustizia di Bari, di cui dà notizia la Gazzetta del Mezzogiorno, commissionata dalla Procura al professor Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino. Notizie rincuoranti, riferisce il giornale, dal momento che le verifiche eseguite dai tecnici avrebbero evidenziato un “rischio crollo attenuato”.
Merito, pare, dell’alleggerimento del palazzo a seguito del trasloco degli archivi e di molti uffici. Lo stesso professor Chiaia d’altronde era stato all’epoca della prima perizia da lui eseguita più ottimista del perito dell’Inail, proprietario dell’immobile, che aveva invece parlato di “inaccettabile condizione di rischio strutturale”.
Ricordiamo che a seguito di quell’analisi si era provveduto a sgomberare l’edificio dichiarandone l’inagibilità e le udienze penali erano state rinviate oppure celebrate – quelle urgenti – nella tendopoli allestita dalla protezione civile nel piazzale antistante il palazzo. Questo fino al decreto del ministro Bonafede che aveva disposto la sospensione di tutti i termini processuali sino al 31 settembre. Resistono stoicamente nel palazzo di via Nazariantz un manipolo di sostituti procuratori con i propri uffici, in attesa anche loro di trasferimento entro il 31 agosto.