Palagiustizia Bari, Bonafede: infondata la questione costituzionale sollevata dai penalisti

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“Manifestamente infondata” la richiesta dei penalisti di Bari per i disagi causati dal palazzo di giustizia inagibile.
Lo comunica il ministro Bonafede spiegando che il giudice di pace di Bari, chiamato a decidere sulle richieste di risarcimento danni da parte del ministero per i disagi causati ai penalisti baresi dalla inagibilità del Palagiustizia di via Nazariantz, ha stabilito come ‘manifestamente infondata’ la questione di legittimità costituzionale sollevata. Nello specifico, veniva contestato l’utilizzo del decreto legge per il blocco dei processi nel capoluogo pugliese. Durante la prima udienza del procedimento, il giudice ha preso in esame il decreto legge del governo che ha sospeso i processi penali – e i termini di prescrizione – a Bari per tre mesi a causa della inagibilità del Palagiustizia di via Nazariantz. Il giudice ha ritenuto che ‘la oggettiva impossibilita’ di celebrare le udienze penali derivante dalla sopravvenuta indisponibilità dei luoghi è pacificamente connessa con i presupposti di necessità ed urgenza del decreto legge”.
“I locali di via Nazariantz ora sono stati interamente sgomberati per rischio crollo e, dal mese scorso, gli uffici del Tribunale sono operativi nell’ex Palazzo Telecom di via Dioguardi – annuncia Bonafede su Fb – Sempre nella stessa sede l’attività della Procura scatterà nel mese in corso”.