Ottimismo processuale: udienza rinviata al 2020 per la centenaria

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Quando si dice l’ottimismo. Anche se onestamente viene il dubbio non sia forse il caso di sorridere, raccontando dei mali cronici della giustizia civile di cui più volte su queste colonne ci siamo occupati, l’eterna lentezza, la burocrazia.
Però è difficile non immaginare la reazione dell’anziana signora che alla non più tenera età di 100 anni tondi tondi si è vista rinviare la causa – intentata nel 2016 per l’eredità del
fratello – al prossimo 2020. Può capitare non di rado, come sanno ben avvocati e magistrati, al Tribunale di Roma. A denunciare il caso sono Marisa Ciardi e Giovanni Rossetti, legali dell’Associazione Italiana Risparmiatori, cui la donna ha chiesto aiuto.
“Il rinvio – spiegano i legali – e’ stato sancito dalla II Sezione civile del Tribunale di Roma – R.G. 2868/16… Si e’ rivolta ai nostri uffici la Signora Francesca Nanni, di anni 100, originaria di Bologna ma residente a Torino, che ha iniziato nel 2016 una causa innanzi al Tribunale Roma per il riconoscimento di una eredità del fratello costituita da Titoli di Stato per un ammontare di quasi 100 mila euro. Dopo due anni di processo civile, con cambiamento di avvocati, giudici, la donna qualche giorno fa ha dovuto subire l’ennesimo rinvio per un nuovo cambiamento di giudice (ben quattro in soli due anni)”.
Il 2020 insomma, quell’ottimismo di cui dicevamo all’inizio, che ci porta ad augurare alla signora non solo di raggiungere quella data ma anzi di superarla, se non altro per vedere soddisfazione nei confronti almeno della pessima organizzazione della giustizia. La malcapitata infatti, conclude la nota, “ha deciso, ai sensi della legge Pinto, di rivolgersi all`Associazione Italiana Risparmiatori con un`azione di indennizzo contro il Ministero della Giustizia”.