Lo Stato che non impedisce l’occupazione di un immobile è passibile di condanna per “mancata prevenzione dell’occupazione” e “mancata repressione (sgombero) della stessa”.
Sono i termini della sentenza che – sia pure solo in primo grado – vede lo Stato Italiano e il Ministero dell’Interno condannati a tirar fuori un gigantesco risarcimento da 28 milioni di
euro, oltre gli interessi legali, al proprietario di un immobile occupato abusivamente dal 2009.
A rendere nota la decisione del Tribunale di Roma Confedilizia, secondo cui il danno è stato determinato dall’oggettiva impossibilità di disporre del bene, “commisurato al valore locatizio del bene stesso”, oltre che “determinato dall’impossibilità di concludere positivamente l’investimento programmato”. “Si tratta di una sentenza di estrema importanza – commenta il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa – che ha il merito di mettere in evidenza le gravissime responsabilità di uno Stato che, tollerando per anni comportamenti illegali, lede diritti costituzionalmente garantiti di proprietà e iniziativa economica, incomprimibili, e mina le fondamenta della convivenza civile”.
“L’occupazione abusiva di un intero compendio immobiliare – si legge nel provvedimento – non lede i soli interessi della parte proprietaria ma lede anche il generale interesse dei consociati alla convivenza ordinata e pacifica e assume una inequivoca valenza eversiva. La tutela della proprietà e dell’iniziativa economica privata – prosegue il Tribunale – non è alternativa alla tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza pubblica ma ne costituisce una delle manifestazioni più significative, unitamente alla tutela della sicurezza e della libertà delle persone”.
“L’esecuzione degli sgomberi forzati può certamente determinare immediati, ma evidenti e limitati, turbamenti dell’ordine pubblico – prosegue la sentenza – la tolleranza delle occupazioni abusive, al contrario, può determinare situazioni di pericolo meno evidenti ma decisamente più gravi nel medio e nel lungo periodo. Tollerare simili occupazioni abusive può consentire il formarsi di ‘zone franche’ utili per ogni genere di traffico illecito”.