Non fu diffamazione. La procura chiede l’archiviazione per l’automobilista che insultò i disabili

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La diffamazione consiste nell’offesa alla reputazione di una persona determinata, il reato invece non sussiste nel caso di offese generiche a una categoria di soggetti, anche se ristretta, come ad esempio i disabili.
E’ la ragione per cui la procura di Monza ha chiesto l’archiviazione nei confronti del soggetto che, dopo aver parcheggiato l’auto in un posto per disabili nel sotterraneo del centro commerciale di Carugate, nel Milanese, era stato multato e si era “vendicato” in modo ignobile affiggendo un cartello di insulti contro “l’handicappato” che aveva chiamato i vigili, “contento” per la disgrazia che gli era capitata.
Un comportamento pessimo ma che non integra reato, secondo la Procura, che si è rifatta ad alcune sentenze della Cassazione. L’autore del gesto si era scusato con una lettera alla Lheda: “Ho agito d’impulso e non credo a quello che ho scritto”. L’uomo era stato individuato grazie alla targa annotata sulla contravvenzione e ai filmati delle telecamere. Ora naturalmente la decisione sull’archiviazione spetta al gip di Monza.