Nocera, mancano i cancellieri. I praticanti avvocati lavorano gratis

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Praticanti avvocati impiegati come volontari al posto dei cancellieri. Succede anche questo nella giustizia italiana, la cui spaventosa carenza d’organico spesso viene compensata dalla buona volontà della categoria forense.
Stavolta siamo a Nocera Inferiore, dove il locale Consiglio dell’Ordine degli Avvocati ha sottoscritto un protocollo d’intesa con la Presidenza del Tribunale per la ricerca e selezione di Praticanti Avvocati che “volontariamente e a titolo gratuito”, si legge testualmente nell’annuncio, forniscano supporto alle diverse cancellerie presso l’Ufficio del Giudice di Pace. La denuncia arriva dall’Organismo Congressuale Forense, che spiega come i giovani colleghi saranno impegnati nella pubblicazione e comunicazione di sentenze, nell’accettazione delle richieste di copia e in altre attività, al prezzo d’una manciata di crediti formativi.
Nel protocollo d’intesa – spiega sempre l’OCF – si sottolinea che l’attività di volontariato “si svolgerà in modo da garantire massimamente la dignità dei professionisti nostri iscritti”… e che l’opera sarà prestata per un massimo di sei mesi e non oltre le otto ore alla settimana. Si chiarisce inoltre che l’attività potrà essere sospesa in qualsiasi momento dall’interessato. “Tralasciando per il momento questioni pur di assoluto rilievo come quelle relative all’equo compenso del professionista, alla riservatezza dei dati delle parti o alla responsabilità per eventuali errori materiali commessi da questi ragazzi – prosegue la nota – ci auguriamo che il Ministro Bonafede intervenga quanto prima per sanare questa incredibile vicenda”.
“Mentre si discute di massimi sistemi e si annunciano le magnifiche sorti e progressive del processo penale, depurato di un istituto fondamentale come la prescrizione, la cruda realtà mostra il vero volto dei tribunali italiani, fra strutture fatiscenti, carenze d’organico gravissime e gli Ordini Forensi costretti a supplire con il sacrificio dei colleghi più giovani, pur di trascinare avanti il carrozzone della Giustizia”. Così Giovanni Malinconico, coordinatore dell’Ocf, l’organismo congressuale forsense, a commento della vicenda di Nocera Inferiore e dei praticanti avvocati impiegati come cancellieri volontari.
Nei giorni scorsi l’Organismo Congressuale Forense ha avviato un programma di ascolto delle realtà territoriali con lo Sportello sos Giustizia per segnalare le disfunzioni della macchina giudiziaria italiana, “a cominciare dall’edilizia giudiziaria, che vede spesso le amministrazioni pagare cifre milionarie per le locazioni degli immobili, mentre altri di proprietà marciscono, al punto che si preferisce abbattere e ricostruire, piuttosto che riqualificare”, prosegue Malinconico.
La vicenda dei praticanti avvocati impiegati come cancellieri “è solo la punta di un iceberg di un sistema con l’acqua alla gola – conclude il Coordinatore dell’Ocf – spesso a colpa dell’irrazionalità della gestione dei fondi. Penso a vicende come la sede del Tribunale di Chiavari, accorpato a Genova. Costata 14 milioni di euro, la struttura è stata completata e poi la sede è stata soppressa. Chiediamo al Ministro: con quella cifra, quanti cancellieri si potevano assumere?”.