Niente adeguamento: per i giudici onorari l’aumento può attendere

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I magistrati onorari contro il Ministero della Giustizia: le indennità non vengono adeguate all’Istat per “esigenze di finanza pubblica”. Che però non valevano per i magistrati professionali, i cui stipendi sono stati di recente indicizzati retroattivamente. Lo si apprende da una nota delle varie associazioni della magistratura onoraria, riunite in consulta.

“Con l’ennesima circolare al ribasso, dopo aver negato il diritto ai buoni pasto, il Ministero della (in)Giustizia dice no anche all’adeguamento Istat delle indennita’ dei magistrati onorari, ferme da oltre 20 anni, anzi riformate al ribasso nel 2008 – si legge sulla pagina facebook della Consulta – Niente malattia, ne’ ferie, ne’ previdenza ancora per anni, niente adeguamento del compenso a cottimo al costo della vita”.
“Evocando, tra le altre fantasiose argomentazioni – prosegue la nota – esigenze di finanza pubblica, in Via Arenula dimenticano di aver, invece, indicizzato retroattivamente al 4,85% le
retribuzioni dei magistrati professionali, con provvedimento dello scorso luglio. I 4700 magistrati onorari, i quali amministrano oltre il 50% della giurisdizione in una Nazione matrigna, sorda davanti alle sentenze della Corte di Giustizia, ai moniti della Commissione Eu ed al buonsenso, non smetteranno di aggiornare le Autorita’ sovranazionali in ordine all’onda inarrestabile di torti e discriminazioni che li vedono protagonisti, nella quale si inserisce tale ennesimo schiaffo”.