Oltre diecimila bambini tolti alle famiglie in un anno e sei mesi. Sono i dati impressionanti forniti dal ministro Bonafede dopo aver istituito una task force a seguito del caso Bibbiano e aver ricevuto i questionari elaborati da 213 uffici giudiziari in tutta Italia.
Tra il primo gennaio 2018 e il 30 giugno 2019 dunque i minori “collocati in ambito terzo” sono stati complessivamente 12.338, circa 23 al giorno. Si tratta di bambini allontanati dai entrambi i genitori (o dal titolare della responsabilità genitoriale) e collocati in un ambiente terzo (ossia in comunità, in strutture o presso altre famiglie). Nello stesso periodo, 1.540 sono quelli che alla fine del percorso sono rientrati nella famiglia di origine (pari al 12,5%).
I dati riguardano la cosiddetta ‘fase uno’ del lavoro della Squadra speciale di giustizia per la protezione dei minori, istituita a luglio dal Ministro della Giustizia in seguito all’indagine ‘Angeli e demoni’, con l’obiettivo di realizzare un monitoraggio costante di tutto il percorso dei bambini affidati.
Andando ad analizzare i dati, degli oltre 12mila minori, 8.722 sono stati collocati fuori dalla famiglia su ordine del tribunale per i minori, il restante è stato invece allontanato da tribunali ordinari, corti d’appello o procure. Nello stesso periodo, sono state 5.173 le ispezioni ordinarie o straordinarie effettuate negli istituti di assistenza pubblici o privati, pari a 287 ispezioni al mese.
“Si tratta di un’operazione verità, in questi mesi sono stati sparati numeri a caso – il commento di Bonafede – Quello sugli oltre 12 mila collocamenti è un dato che non deve allarmare ma che
serve a tranquillizzare i cittadini, dicendo che c’è una maggioranza politica concentrata sulla protezione dei bambini”. Il prossimo passo saranno proposte di modifiche normativa per garantire i bambini in affido, in particolare ipotizzando un termine temporale per i collocamenti, salvo proroghe.

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