Frasi in libertà scritte col pennarello nero su una lettera anonima: “Zecca sei nel mirino…”, il tenore. Sono le minacce indirizzate al Procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, contenute in una missiva all’interno della quale il mittente si è preoccupato anche si infilate un proiettile militare. Sulla busta un simbolo di Gladio, l’organizzazione paramilitare clandestina nata per combattere il comunismo la cui esistenza fu rivelata da Cossiga.
Un episodio grave per il quale il procuratore di Agrigento, promotore dell’inchiesta sui migranti della Nave Diciotti, incassa anche la solidarietà del vicepremier Salvini, da Patronaggio indagato: “In un Paese civile e democratico – dice il leader della Lega – certe intimidazioni non possono essere né accettate né sottovalutate”. A Patronaggio va anche – fra gli altri – la solidarietà del CSM e del ministro Bonafede.

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