La necessita’ di riequilibrare i carichi di lavoro, soprattutto visti i bassi numeri di fascicoli gestiti dal terzo dipartimento, quello dei reati economici transnazionali guidato dall’aggiunto Fabio De Pasquale, ma soprattutto la speranza di ritrovare un po’ di serenita’ dopo i malumori per la gestione dell’ormai ex procuratore Francesco Greco a seguito delle vicende Eni e connessi ‘verbali Amara’, che hanno terremotato la magistratura milanese.
Sono le richieste dei pm del capoluogo lombardo nell’assemblea convocata dal procuratore facente funzione Riccardo Targetti, che andra’ in pensione a meta’ aprile. Proprio quest’ultimo, in attesa della nomina del nuovo procuratore, con un provvedimento provvisorio in vigore fino al 25 giugno, ha inteso rimediare a ciò che viene definita una “importante anomalia riguardo al III Dipartimento”, “la significativa sproporzione” nelle assegnazioni dei fascicoli rispetto agli altri sostituti. Qualche dato: in un triennio il pool ha ricevuto “sopravvenienze” di 82 fascicoli, mentre gli altri dipartimenti hanno numeri che superano il migliaio, come i circa settemila del pool ‘fasce deboli’.
Sulla base del provvedimento di Targetti, il pool coordinato da De Pasquale ora dovrà farsi carico delle truffe assicurative e anche di parte dei fascicoli della “materia ordinaria”, dalle calunnie alle diffamazioni e appropriazioni indebite.