Milano, la Cassazione riapre il caso Robledo

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La Cassazione riapre il processo Robledo, l’ex capo del pool anticorruzione della Procura di Milano, che ha da poco lasciato la magistratura per fare il manager in un’azienda che si occupa di servizi ambientali è indagato per abuso d’ufficio.
La Suprema Corte ha dichiarato non del tutto prescritti alcuni dei presunti abusi d’ufficio contestati a Robledo in seguito alla denuncia dell’ex Procuratore capo di Milano Edmondo Bruti Liberati che gli contestava la illecita assegnazione a custodi giudiziari – anziche’ al Fondo unico per la giustizia, come prevede la legge – di 92 milioni di euro sequestrati nell’inchiesta per la truffa sui derivati ai danni del Comune di Milano. Per la Cassazione, non si sono prescritte le liquidazioni degli incarichi per compensi che risalgono al 2012. Ora il fascicolo torna a
Brescia. In primo grado il gup aveva prosciolto Robledo sostenendo che, al limite, aveva commesso una operazione che puo’ essere “censurata sul piano deontologico”. Poi nel 2018 il tribunale aveva dichiarato la prescrizione. La Procura di Brescia aveva fatto ricorso alla Suprema Corte. Robledo aveva lasciato Milano per l’incarico di procuratore aggiunto a Torino, poi negatogli dal Csm, e in seguito aveva lasciato la toga.