Migranti, Tribunale di Roma: Sì ad iscrizione anagrafe senza passaporto

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Un migrante con permesso di soggiorno per motivi umanitari può ottenere “l’iscrizione anagrafica”, anche se non può mostrare un passaporto o un altro documento equivalente come un “titolo di viaggio”.

A stabilirlo, il Tribunale di Roma che ha accolto il ricorso di un cittadino del Gambia al quale era stata riconosciuta la protezione internazionale nel maggio del 2018, ordinando al Comune di Roma, che lo scorso 25 febbraio aveva respinto la richiesta di iscrivere l’uomo all’anagrafe per la “mancata allegazione di una copia del passaporto”.

Il ricorso è stato presentato dagli avvocati Lucia Gennari e Giulia Crescini dell’Associazione studi giuridici sull’immigrazione (Asgi). “L’iscrizione anagrafica – spiega il giudice Cristiana Ciavattone nell’ordinanza – non può essere condizionata dalla mancanza di passaporto o documento equipollente quando l’identificazione dello straniero può avvenire sulla base dei dati riportati sul titolo di soggiorno, documento che consente l’identificazione del suo titolare”. Nel ricorso presentato al Tribunale, i legali avevano fatto notare che “la maggior parte dei titolari di protezione internazionale” non ha un passaporto e che sarebbe stato sufficiente il permesso di soggiorno emesso dalla Questura di Roma. Il Comune, si legge sull’Ansa, ha spiegato che il regolamento anagrafico impone tuttavia il possesso del passaporto e che un documento equivalente poteva essere soltanto un titolo di viaggio. Ma per il giudice non c’è bisogno del titolo di viaggio se lo “straniero regolarmente soggiornante in Italia ha manifestato la volontà, non di compiere viaggi al di fuori del territorio nazionale, bensì di rimanervi, fissando la propria residenza nel territorio”.