Le procedure più complesse e gravose per accedere alle mense scolastiche per i bimbi stranieri decisa dal Comune di Lodi hanno integrato una “condotta discriminatoria”.
Lo ha stabilito il Tribunale di Milano ordinando al Comune di “modificare il ‘Regolamento per l’accesso alle prestazioni sociali agevolate’ in modo da consentire anche ai cittadini non appartenenti all’Unione Europea di presentare la domanda di accesso” alle stesse condizioni degli italiani. Il giudice Nicola Di Plotti ha accolto il ricorso presentato dall’Associazione studi giuridici sull’immigrazione e dal Naga, rappresentate dagli avvocati Alberto Guariso e Livio Neri. “Non esistano principi ricavabili da norme di rango primario che consentano al Comune di introdurre, attraverso lo strumento del Regolamento, diverse modalità di accesso alle prestazioni sociali agevolate”, si legge nella decisione, che bolla il regolamento come “discriminazione diretta, essendo trattati diversamente soggetti nelle medesime condizioni di partenza e aspiranti alla stessa prestazione sociale agevolata”.

Le password del defunto passano agli eredi
Le password del caro estinto? Passano agli eredi insieme ai beni materiali,