“Ieri, utilizzando il termine ‘azzeccagarbugli’, intendevo richiamare la percezione che hanno i cittadini di fronte alla possibilità, per i tanti ‘furbetti’ di questo paese, di utilizzare vari espedienti e artifizi giuridici con il risultato di difendersi dal processo e non nel processo, che deve essere celere, equo e rispettoso di tutte le garanzie previste dalla Costituzione”.
Con una vigorosa sterzata, cerca oggi la pace con gli avvocati, il ministro della Giustizia Bonafede, dopo la nota al vetriolo diffusa dall’Unione Camere Penali. “Ho il massimo rispetto degli avvocati italiani – spiega adesso – e mi sono già impegnato a portare all’attenzione della maggioranza di governo la proposta di inserimento dell’avvocato, la cui funzione è fondamentale in uno Stato di diritto, in Costituzione”.

Gratuito patrocinio, il Ministero dimentica l’inflazione
L’inflazione sale, la soglia di reddito per accedere al gratuito patrocinio invece