“Lavoro intenso e febbrile”, Legnini saluta il Csm

in Istituzioni by

Non matto e dispetatissimo, ma comunque intenso e “quasi febbrile”, il lavoro del Csm nell’ultima consiliatura secondo il vice presidente uscente Giovanni Legnini, che traccia un bilancio dell’attività, forte di 66 mila delibere del plenum.
“Esprimo soddisfazione per la laboriosità e l’enorme produzione consiliare di questi anni – spiega a margine dell’ultimo plenum – Siamo intervenuti su quasi tutti gli spazi di normazione secondaria che l’ordinamento assegna al Csm. Provvedendo ad un’estesa riforma delle regole di funzionamento”.
Quattro i macro-obiettivi del Csm targato Legnini, dal “compimento del percorso di autoriforma, a partire dall’integrale riscrittura dell’ ordinamento interno all’esteso rinnovo della dirigenza giudiziaria a seguito dell’emergenza che si era determinata con l’abbassamento dell’età pensionabile, con 1.043 nomine di direttivi e semi direttivi; ancora, una vera a propria svolta nella cultura dell’organizzazione, con molteplici circolari, risoluzioni, linee guida, racchiuse nel primo codice dell’organizzazione del uffici; infine una grande apertura al dialogo con altre istituzioni repubblicane, Autorita’ indipendenti, giurisdizioni speciali, e Consigli di giustizia di molti Paesi”.