L’Anm rinnova i vertici: Grasso presidente

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Cambio alla guida dell’Associazione Nazionale Magistrati, i cui vertici sono giunti a naturale scadenza.
Il nuovo presidente è Pasquale Grasso, giudice civile di Genova, appartenente alla corrente di Magistratura Indipendente. 50 anni, sposato con 4 figli, prima di trasferirsi nel capoluogo Ligure è stato giudice penale a Chiavari, dove si è occupato anche dei procedimenti sulla criminalità organizzata. Il segretario è il pm Giuliano Caputo di Unicost, cui apparteneva Francesco Minisci. Il vicepresidente è Luca Poniz di Area.
“Magistratura Indipendente da quasi 20 anni non aveva la responsabilità di guida dell’Anm – commenta Grasso – Ma non dimentico il dovere di essere il presidente di tutti e veicolo di tutte le sensibilità”. Tanto che fra le prime parole del neo presidente c’è anche “l’invito” ad Autonomia e Indipendenza, la corrente di Piercamillo Davigo uscita dalla giunta unitaria, a rientrarvi. “L’Anm – ha detto – e’ la casa di tutti, in cui tutti hanno ascolto. Il mio appello e’ dare valore alle cose che ci uniscono. Quello che ci divide sono delle sfumature che in alcuni momenti storici non e’ il caso di rimarcare”.
Tornando su aspetti più programmatici, Grasso ha parlato di risorse per la giustizia – “Una nuova stagione di riforme senza risorse sta riducendo la giustizia a una macchina incapace di andare avanti” -, ha annunciato di aver offerto “una leale collaborazione al ministro sulle riforme”, ha garantito “difesa senza arretramento delle prerogative della magistratura”, ma “senza contrapposizione inutili”. Ribandendo infine che “la magistratura è graniticamente contraria per una serie di motivi logici e non corporativistici alla separazione delle carriere, perché la comune origine di pubblici ministeri e giudici offre garanzie di tutela dei diritti dei cittadini”.