Non e’ contraria all’ordinamento italiano la trascrizione in Italia della cosiddetta stepchild adoption, l’adozione reciproca dei rispettivi figli, già concessa all’estero ad una coppia omosessuale legalmente sposata nel paese d’origine.
Per questa ragione la cassazione, con ordinanza 14007 del 31 maggio 2018, ha confermato la trascrizione in Italia della sentenza con la quale il giudice francese di Lille aveva dato il via libera all’adozione da parte di una coppia di donne legalmente sposata in Francia nel 2013.
“Nel riconoscimento del provvedimento di adozione di un minore straniero – secondo la Corte – il principio del prevalente interesse del minore opera necessariamente come un limite” alla clausola di ordine pubblico “che deve essere sempre valutata con cautela, e alla luce del singolo caso concreto”, rispettando il “diritto del minore a vivere in modo stabile e in un ambiente domestico armonioso, ad essere educato ed assistito nella crescita con equilibrio e rispetto dei suoi diritti fondamentali”.
Il via libera alla trascrizione “non può essere bloccato da meri pregiudizi sull’orientamento sessuale della coppia. La trascrizione dell’adozione legittimante era stata accolta dalla corte d’Appello di Napoli nel marzo 2016, mentre in primo grado il Tribunale di Avellino si era opposto.