“E le toghe stanno a guardare”, è l’incipit di un pezzo di Liana Milella su Repubblica, un’analisi sul nuovo atteggiamento della magistratura nella fase politica attuale.
Si legge, nel pezzo, che i magistrati “aspettano che la situazione politica evolva. Che M5S scelga tra destra e sinistra. Nel frattempo tacciono. Per una scelta dettata dalla necessità contingente. Tranne chi, come Piercamillo Davigo e Nino Di Matteo, per logiche e ragioni diverse, il primo candidato per il futuro Csm, il secondo convinto che ormai «non si può più tacere», affrontano uno i talk show e l’ altro la platea di M5S e il dopo sentenza su Stato-mafia. Ma sono eccezioni. Tra gli altri prevale il self restraint. I processi disciplinari, invocati con insistenza, come continua a fare Forza Italia, fanno paura. I trasferimenti d’ ufficio pure”. Su Repubblica a pagina 11.